venerdì 2 settembre 2022

LO STATO ONESTO E DEMOCRATICO RISPETTA I CITTADINI

L’elemento in grado di misurare la qualità o addirittura l’esistenza di  un corretto sistema democratico in una nazione è dato dal modo con cui lo Stato e gli enti che ne sono emanazione si comportano con i cittadini.

Quando lo Stato scarica le proprie colpe sui singoli cittadini, sappiamo con assoluta certezza che la struttura democratica si è sfaldato e quello che ci governa è un sistema profondamente in crisi che progressivamente cerca di confermare con una falsa autorevolezza la propria incapacità a governare con trasparenza. Siamo ad un passo dal precipizio autoritario

Quando lo Stato colpevolizza i cittadini, sappiamo con assoluta certezza  che il sistema che ci governa è gravemente minato dalla incapacità ad affrontare il quotidiano ed i propri compiti e mostra i denti per reprimere subdolamente le legittime necessità che non riesce a soddisfare con la semplice e corretta legalità

E questo vale anche per gli enti che sono sua emanazione.

Quando l’INPS, ad esempio, nega il riconoscimento delle invalidità ai propri assistiti,  che poi le ottengono in Tribunale,  e per giustificare la propria indisponibilità a prendere in considerazione quelle che sono le legittime richieste di persone in difficoltà, mostra in modo esplicito e tragico quello spaccato di incapacità a gestire le proprie finalità  tipico di un sistema che sta dichiarando il proprio   fallimento

E quando l’Inps  accusa i propri assistiti di frode, considerandoli tutti indistintamente colpevoli di un qualcosa che qualcuno avrà pure commesso ma sempre con il consenso dei propri organi preposti al controllo, scivola con velocità progressiva in quella deriva di autoritarismo da burletta che nasce dalla incapacità di affrontare i propri compiti con quel decoro che nasce  dalla trasparenza e dal buon andamento della Pubblica Amministrazione.

Lo Stato italiano ogni giorno di più mostra di non essere più in grado di gestire i propri compiti e soprattutto di non essere più in grado di farlo senza abusare  della propria autorità . Utilizza sistemi  di pressione sociale  generata dal discredito che lancia attraverso campagne stampa, attraverso l’applicazione impropria della legge, l’ implicita o esplicita intimidazione nella formulazione dei suoi comandi di governo o di gestione.

  Il cittadino trasformato in capro espiatorio, non più soggetto delle attenzione del governo,  diviene oggetto di insulti e di minacce sociali

E dunque l’invalido che chiede assistenza è, nell’ottica di uno stato che nasconde nell’insulto e nella deriva autoritaria la propria incapacità e incompetenza, è invece colui che vuole frodare ben 292 euro al mese rinunciando ad una vita completa sia a livello sociale che lavorativo

Le invalidità vengono rifiutate, e il tribunale puntualmente le conferma. I costi per lo Stato? Raddoppiati. Le difficoltà per chi ha bisogno di aiuto? Triplicate. E questa è una delle tante espressioni dell’assurda incapacità dello stato che fallita la sua missione, affronta la realtà digrignando i denti e tentando di imporre uno stile di vita commisurata alla sua indifferenza per i problemi di chi è in difficoltà . Questa tipologia di Stato si configura nel connubio tra lo Stato assolutista di Luigi XVI ad un passo dalla ghigliottina, e il condizionamento sociale di epoca sovietica che si semplifica nell’assioma : “ se ti alzi prima del 10 del mattino vuol dire che non sei felice, se non sei felice allora sei un degenerato delinquente oppositore ”

Rimaniamo nel campo dell’invalidità: chi è in difficoltà, ha bisogno di aiuti concreti che assicurino la propria dignità di vita. Abbiamo scoperto che i prossimi mesi o anni saranno caratterizzati dalla sempre più marcata assenza dei microchip, complice la gravissima  tensione  tra mondo occidentale e  mondo orientale, o, con maggiore precisione tra le nazioni che praticavano il colonialismo e le nazioni che lo hanno subito. Questo situazione era ben conosciuta dal governo già agli inizi dell’epoca pandemica, ma questo non lo  ha fermato dal buttare al vento centinaia di milioni di euro per la carta delle disabilità . Quei soldi ,dati agli invalidi invece che sperperati, sarebbero stati davvero utili all’inclusione sociale delle persone in difficoltà

Ma questa è una considerazione che al nostro Stato, nato dall’incrocio tra le torri d’avorio dell’aristocrazia dell’assolutismo e la solidale e proletaria giovialità dell’oppressione sovietica, non riesce ad essere comprensibile. Chissà perché

Uguali Sempre

Avv. Isabella Cusanno

 

 

 

LO STATO ONESTO E DEMOCRATICO RISPETTA I CITTADINI

L’elemento in grado di misurare la qualità o addirittura l’esistenza di   un corretto sistema democratico in una nazione è dato dal modo con...