giovedì 18 marzo 2021

 LETTERA  APERTA AL MINISTRO ERIKA STEFANI

Buongiorno Ministro

siamo un gruppo di persone, organizzatesi in un gruppo chiamato Uguali Sempre, che vogliono assicurare rispetto e difesa per i diritti dei disabili. Per ottenere davvero un rispetto concreto, prima di tutto, è necessario comprendere cosa significa essere disabili, comprendere il dolore che patiscono queste persone, un dolore che si misura con la sofferenza provocata dalla malattia o dalle menomazioni, dolore che diventa angoscia quando ci si deve scontrare con il mondo dei sani che troppo spesso è incapace di comprendere chi sano non è , dimostrando di essere affetto da una inabilità ancora peggiore. La mancanza di empatia dei cosiddetti sani è sicuramente la tara pesante per  questa società, pronta a deridere o a umiliare chi è fragile o debole o malato, una società troppo vittima ed asservita all’apparire per comprendere e proteggere chi soffre.

Per gli invalidi bisognerebbe fare molto: occorre rivedere le modalità di accertamento, ad esempio,  ed anche abbassare le percentuali di invalidità per le quali è possibile ottenere un assegno dallo Stato. Agli invalidi bisogna assicurare un mondo affettivo, l’unico in grado di portare sollievo a chi soffre, e quindi tutelare in modo proprio ed efficace il lavoro di chi, nella famiglia, si occupa di loro. Perché la vera integrazione inizia nella famiglia e si compie tramite la famiglia. Dunque dovremmo parlare di tanto, tante necessità che si complicano sempre più a causa di  una mentalità che li tiene al bando, li relega all’ultimo scalino della scala sociale, perché chi non è in grado di lavorare non conta nulla nella società della produzione e del consumo. Questa, illustre Ministro, non è civiltà, ma solo aristocrazia dei fortunati, il cui unico merito è quello di non aver mai incontrato la malasorte lungo la strada e che questa fortuna difendono strenuamente anche a scapito dei generosi, dello slancio del cuore, dell’impegno umano. Il nostro gruppo, Ministro, presente nei social ed in crescita costante, si è chiamato Uguali Sempre proprio per questo.

In questa occasione, Ministro, vogliamo sottoporre alla sua attenzione la nostra petizione, già presentata al Senato ed assegnata alla XI Commissione con il numero 726, con la quale chiediamo che venga riconosciuto un reddito decoroso a tutti i disabili a partire dal 74 per cento fino al 100 per cento per un importo non inferiore a 15 mila euro all’anno. Ed abbiamo chiesto che  il medesimo assegno venga riconosciuto anche alle altre categorie beneficiarie dell’art.38 legge 488/2001 perché la vecchiaia è essa stessa una malattia e con decorso sempre funesto.

La famosa sentenza della Corte Costituzionale n. 152 del 2020 ha ritenuto che l’importo di 285 euro al mese non sia adeguato alle esigenze di sopravvivenza degli inabili al lavoro, estendendo la previsione dell’art. 38 della legge citata a tutti gli invalidi totali a partire dalla maggiore età. L’Inps ha ridimensionato in modo drastico con una interpretazione della norma ormai consolidata ma che comunque non ci convince, e i percettori dell’aumento sono stati molto pochi.

 Oltre molti invalidi totali , rimangono esclusi tutti gli invalidi percettori dell’assegno di 287 euro mensili, ossia gli invalidi dal 74 per cento in poi. Ora, Ministro, mi dica è mai possibile nella nostra bella Italia vivere con 287 euro al mese? Per chiunque intendo. E può mai farlo un invalido totale? o un invalido con una salute ormai così gravemente compromessa da rimanerne un residuo così limitato?

Provi a pensarci, Ministro, cosa si compra oggi con 287 euro al mese? Lei potrebbe vivere? potrebbe pagare l’affitto, le bollette, le medicine, e mangiare con 287 euro al mese? Non credo ci sia qualcuno in Italia che sia in grado di riuscirci. In quanto alle  famose 650 euro al mese che vengono riconosciute dall’Inps in modo che l’invalido  non incassi mai più di  8469,63 euro l’anno: in che modo queste benedette 650 euro al mese tranquillizzano un invalido totale senza altri beni di fortuna, che ha bisogno di medicine e di interventi medici, molti dei quali comunque a pagamento per un miliardo di ragioni che qui non stiamo ad elencare? Eppure questi invalidi sono una ricchezza per una Nazione civile, lo sono non perché producono sedie o producono scarpe, o lavorano in un negozio. Questi invalidi, come gli anziani, sono una ricchezza perché sono esseri umani che con la loro vita regalano a tutti qualcosa che vale molto più del PIL, regalano esperienze uniche, impegno, capacità di comprendere il nostro mondo, saggezza, intelligenza. Questi invalidi e questi anziani regalano a questa Nazione civiltà  e democrazia reale, che sono anche moltiplicatori economici, ma sono soprattutto umanità.  

Ancora una considerazione, Ministro. Un corpo è sano se tutti le sue membra sono sane.Se dimentichiamo uno solo dei suoi componenti e li danneggiamo con disprezzo, tutto il corpo è già gravemente ammalato. Noi amiamo questa Italia e la vogliamo sana e forte e civile.

Vorremmo poterLa incontrare al più presto per illustrare meglio la nostra petizione

Grazie per la disponibilità che vorrà accordarci.

Uguali Sempre

avv. Isabella Cusanno

 


20 commenti:

  1. Tutto scritto molto bene,mi sarebbe piaciuto che si parlasse del reddito del coniuge che questo non fosse contato come reddito proprio perché non lo e',poi la legge del 2001 dice che la cifra tra marito e moglie possa già arrivare a 14900 € perciò portarla a 15000 a poco senso a meno che 15000 non siano solo per 1 l'invalido allora e' diverso,ma in quella legge si fa riferimento anche al coniuge e appunto arriva a 14900€ circa.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Noi chiediamo che sia pagato all'invalido un reddito annuo non inferiore a 15 mila euro e chiediamo che la pensione sociale sia portata a 15 mila euro. Quindi il tetto del reddito cumulato sale a 30 mila euro, Non è possibile e non è giustificabile che non si tenga conto del reddito del coniuge. E' possibile invece che il reddito ed il tetto di reddito sia alzato adeguatamente.

      Elimina
  2. Grande Avv Isabella Cusanno donna Umana altruista sensibile ai dolori e problemi dei più deboli

    RispondiElimina
  3. Scusi ma dimenticavo di dirle che io appunto non posso prendere l'aumento dell'invalidità proprio per questo motivo,sono invalido al 100% inabile al lavoro permanente,ma mia moglie ha una pensione dopo 40 anni di lavoro e io non ho reddito ma basta questo per non darmi l'aumento.Perche tra la mia pensione e la sua prendiamo poco più di 15000€.

    RispondiElimina
  4. Come vede se la nostra petizione diventasse legge, lei avrebbe diritto alla pensione. Perchè non si iscrive al nostro gruppo FB?

    RispondiElimina
  5. 🔝 finalmente qualcuno che faccia valere i nostri diritti. Grazie

    RispondiElimina
  6. Non si può andare avanti con 300€

    RispondiElimina
  7. Noi invalidi civili nn possiamo sentirci dignitosi con 300€ al mese.

    RispondiElimina
  8. Buon giorno,nn si può andare avanti.

    RispondiElimina
  9. Vogliamo una pensioni dignitosa, xchè non si può andare avanti così.

    RispondiElimina
  10. Vogliamo una pensioni dignitosa xchè non si può andare avanti con tutti gli aumenti.

    RispondiElimina
  11. Vogliamo una pensioni dignitosa xchè non si può andare avanti così.

    RispondiElimina
  12. Buon pomeriggio ministra ,sono del gruppo Uguali sempre :nn si può andare avanti con tutti i rincari che ci sono stati con 300 Euro al mese .Ma può essere che nessuno si mette una mano al cuore x dire nn possono andare avanti così , nessuno PERCHÉ.

    RispondiElimina
  13. Buon giorno ministra, dell'aumento come mai non toccate il tasto ,nn sene parla mai, come dobbiamo andare avanti così?Nn so.

    RispondiElimina
  14. Vogliamo una pensioni dignitosa e reddito dignitoso

    RispondiElimina
  15. Vogliamo una pensioni dignitosa e reddito dignitoso.

    RispondiElimina
  16. Vogliamo una pensione dignitoso e reddito dignitoso

    RispondiElimina

LO STATO ONESTO E DEMOCRATICO RISPETTA I CITTADINI

L’elemento in grado di misurare la qualità o addirittura l’esistenza di   un corretto sistema democratico in una nazione è dato dal modo con...